SIT-IN DI PROTESTA
Sanità pubblica al collasso, ecco la mappa
Medici, veterinari, dirigenti sanitari e associazioni di cittadini e pazienti sono scesi in piazza
“Salviamo la Sanità pubblica”. Decine di manifestazioni, assemblee e sit-in promossi dall’intersindacale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria, insieme con associazioni di pazienti e di cittadini, si sono svolte ieri, giovedì 15 giugno, in tutte le regioni d’Italia, in difesa del diritto alla salute e del servizio sanitario nazionale pubblico e universale. Una catena territoriale intorno ad un obiettivo comune.
Anche a Bari si è tenuta una manifestazione molto partecipata con medici, veterinari, dirigenti sanitari e associazioni di cittadini e pazienti che si sono mobilitati in difesa del Sistema Sanitario Nazionale.
«La nostra è stata una manifestazione unitaria a difesa del sistema sanitario pubblico che vediamo sempre più sotto minaccia – ha dichiarato a Taranto Buonasera il dr. Antonio Saponaro, neuroradiologo, consigliere regionale Fassid Area Snr – Siamo, ormai da anni, in piena emergenza. Per quanto riguarda l’area del Salento, e quindi nelle province di Taranto, Brindisi e Lecce, possiamo dire che facciamo i conti quotidianamente con una carenza cronica di personale. Nella provincia di Taranto, ad esempio, ci sono presidi periferici completamente sguarniti di radiologi».
«I colleghi di Taranto, infatti, sono costretti a migrare a Manduria (dove non c’è neanche un radiologo) per poter coprire i turni scoperti. A Martina Franca, un presidio importantissimo per il territorio, sono rimasti in servizio pochissimi radiologi stremati da continui turni in pronta disponibilità. Così è praticamente impossibile dare una risposta immediata ai pazienti – osserva il dr. Saponaro – Giusto per far capire di quale portata sia l’emergenza che il personale sanitario ed i pazienti vivono ogni giorno, possiamo citare la circostanza che vede Brindisi sprovvista di un servizio di radiologia interventistica per cui in urgenza pazienti affetti da patologie tempodipendenti (stroke, emorragie addominali) devono essere trasferiti in Asl Lecce. Purtroppo il trasferimento comporta la perdita di tempo prezioso per evitare disabilità permanenti o il decesso del paziente. I presidi di Ostuni, Francavilla Fontana e Manduria, invece, risentono pesantemente dell’assenza di radiologi, ortopedici, cardiologi e medici di pronto soccorso. Nel recente passato sono stati emessi ordini di servizio che hanno coinvolto senologi per coprire dei turni di radiologia d’urgenza presso il presidio di Francavilla Fontana».
«Ciò ha determinato le dimissioni volontarie di un collega. A Lecce, invece, le criticità che più di altre hanno spinto il personale sanitario a mobilitarsi sono relative agli straordinari non pagati. Infatti, aspettiamo ancora i pagamenti delle prestazioni aggiuntive effettuate durante l’emergenza sanitaria anche per l’attività vaccinale».
A margine della manifestazione di Bari, i rappresentanti sindacali sono stati convocati in Regione per un incontro.
Al sit-in di ieri hanno partecipato Anaao Assomed – Cimo Fesmed (Anpo-Ascoti – Cimo- Cimop – Fesmed) – Aaroi-Emac – Fassid (Aipac Aupi Simet Sinafo Snr) – Fp Cgil Medici e dirigenti Ssn – Fvm Federazione Veterinari e Medici – Uil Fpl coordinamento nazionale delle aree contrattuali medica, veterinaria sanitaria – Cisl Medici.
articolo originale: https://www.tarantobuonasera.it/news/cronaca/801041/sanita-pubblica-al-collasso-ecco-la-mappa.html