(Adnkronos) – “Non possono più fare a meno degli schermi, hanno dimenticato gli odori e il contatto”. Un abbraccio? Meglio una call. E’ l’espressione di una nuova forma di abuso “sempre più frequente” fra i giovani: la “dipendenza da digital media”. A lanciare un monito su quella che è una “dipendenza analoga, a livello cerebrale, a quella da sostanze stupefacenti o da alcol”, è Claudio Mencacci, direttore emerito di Psichiatria all’Ospedale Fatebenefratelli di Milano e co-presidente della Società italiana di neuro-psico-farmacologia (Sinpf), in congresso da oggi a Milano e Venezia.