(Adnkronos) – I disturbi neurologici associati a Covid-19 sono diventati via via meno frequenti nelle ondate pandemiche successive alla prima, fino ad essere classificati ora come “molto rari”. Fino a più del 70% di chi li ha sperimentati ha mostrato una risoluzione completa dei sintomi, che tuttavia sono proseguiti per oltre 6 mesi dal contagio nel 30% circa dei pazienti. I problemi cognitivi sono quelli risultati più persistenti, e inseriti per questo fra le manifestazioni della sindrome Long Covid. Sono i principali risultati dello studio ‘Neuro-Covid Italy’ che ha indagato sulle complicanze neurologiche dell’infezione da Sars-CoV-2, coinvolgendo 38 Unità operative di Neurologia in Italia e nella Repubblica di San Marino, per un totale di 160 neurologi e 2mila pazienti. Il lavoro è stato pubblicato su ‘Neurology’, rivista ufficiale dell’American Academy of Neurology.