(Adnkronos) – “Il filo conduttore” degli episodi di violenza con protagonisti adolescenti registrati in questi giorni di fine estate (dagli stupri di gruppo a Palermo e Caivano all’uccisione a calci di una capretta a Fiuggi, fino alla morte a Napoli di un musicista 24enne, per mano di un 16enne armato di pistola) “è la crudeltà, la prevaricazione, l’oggettivazione. Sono tutte azioni legate ovviamente all’impulsività. Ma quello che mi ha colpito di più è che questi giovani agiscono come se non ci fosse un domani, con una spinta, una sorta di ispiratore occulto, che è la distrazione digitale. Questi ragazzi sono fondamentalmente intrappolati nel presente, senza avere una possibilità di pensiero al futuro”. E’ l’analisi di Claudio Mencacci, direttore emerito di Neuroscienze all’Asst Fatebenefratelli-Sacco di Milano e co-presidente Sinpf (Società italiana di neuropsicofarmacologia).