(Adnkronos) – Come un ‘palloncino’ pronto a scoppiare all’interno dell’encefalo. Si presentava così all’imaging l’aneurisma gigante di 4 centimetri nel cervello di una ragazza di 24 anni, rimosso con un intervento salvavita all’ospedale Niguarda di Milano. I primi segni della sua presenza: una forte cefalea. Mal di testa. Poi la diagnosi. Una condanna a morte che congela la vita di Anna (nome di fantasia). Il rischio di rottura è infatti altissimo, dicono i medici. La ragazza si ritrova all’improvviso alle prese con una bomba a orologeria nella testa, in una condizione di concreto e imminente pericolo. Con un’aggravante: la constatazione, da parte degli specialisti che la seguono, della difficoltà di intervenire chirurgicamente.