(Adnkronos) – Nuove prove sull’origine del Parkinson nell’intestino e non nel cervello. Lo rivela uno studio pubblicato su ‘Jama Network Open’ del Beth Israel Deaconess Medical Center. C’erano già prove su questo fronte che vede l’intestino come organo di partenza della malattia neurodegenerativa, ora questa ricerca rafforza la tesi. “I problemi gastrointestinali sono comuni nei pazienti con disturbi neurodegenerativi, al punto che una volta si pensava che una condizione nota come colon irritabile affliggesse coloro che vivevano nei centri di salute mentale – si legge nella ricerca – Chi è colpito dal Parkinson ha problemi di disfunzioni gastrointestinali che posso causare scompensi e difficoltà come smaltire correttamente il cibo dallo stomaco. Questi segnali spesso compaiono fino a due decenni prima dei sintomi motori del Parkinson come la rigidità o il tremore”.