In data 25 novembre 2019, la Delegazione di parte pubblica Regionale – così come composta ai sensi della D.G.R. n. XI/1269 del 18 febbraio 2019 – e le Organizzazioni Sindacali Regionali della Dirigenza del SSN, a conclusione di un ampio e proficuo confronto che ha avuto luogo nelle giornate del 18/09/2019, 16/10/2019 e 30/10/2019 procedono alla sottoscrizione delle “Linee guida in materia di attività libero professionali intramuraria dei dirigenti medici, veterinari e della dirigenza sanitaria dipendenti del SSL” allegato parte integrante ed essenziale del presente documento.
1 PREMESSA
La disciplina in materia di Attività Libero -professionale Intramuraria (ALPI) per il personale dipendente si è delineata attraverso ripetuti e costanti interventi legislativi basati principalmente sulla necessità di assicurare il corretto esercizio di tale attività, in un’ottica di efficienza, liceità e trasparenza del sistema. L’impianto complessivo che ne è derivato prevede un ambito di disciplina rimesso alla normativa nazionale, poi ripreso all’interno della contrattazione collettiva nazionale, un ambito rimesso alla disciplina regionale, sia a contenuto normativo che regolamentare, ed infine, una disciplina attuativa rimessa agli Enti del sistema che ne governano l’applicazione a livello aziendale mediante contrattazioni integrative e regolamenti aziendali.
Per quanto attiene agli ambiti di competenza della Regione Lombardia nel tempo sono stati emanati specifici atti tesi a configurare l’ALPI come uno strumento per valorizzare le professionalità presenti nel SSL fino ad arrivare alle previsioni della 1.r. 28.11.2018, n. 15 concernente “Modifiche al Titolo I, al Titolo Ill e all’allegato 1 della 1.r.
33/2009 (Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità), che ha introdotto il c. 8 ter all’art. 18 della I.r. n. 33/2009 in materia di Intramoenia c.d. “allargata”.
Nel novero degli strumenti previsti dal legislatore e finalizzati a garantire un approccio sistematico e integrato alla gestione dell’attività libero -professionale intramuraria, è prevista l’adozione di apposite linee guida da parte delle Regioni.
Le linee guida – previste espressamente dall’ultimo intervento di riforma (D.L. n. 158/2012 convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189) – devono pertanto contribuire a orientare, in maniera coordinata e sinergica, l’operato delle Aziende, definendo strategie e modalità di intervento organiche ed efficaci. In tale contesto e in armonia con i principi dettati dalla disciplina nazione e regionale, con il presente documento si definiscono le LINEE GUIDA per l’esercizio dell’ALPI indirizzate a tutte le Aziende, le Agenzie e gli Istituti di diritto pubblico (di seguito anche Enti) del Servizio Sociosanitario Lombardo (SSL) per la disciplina delle attività del personale medico, veterinario e delle altre categorie della dirigenza del ruolo sanitario (biologi, chimici, farmacisti, fisici e psicologi) e ad eccezione dei dirigenti delle professioni sanitarie.
Le stesse sono emanate anche al fine di stabilire i criteri generali per l’inserimento nei regolamenti aziendali sulla libera professione di norme idonee a garantire che l’esercizio della libera professione da parte del personale dipendente sia modulato in conformità alle vigenti disposizioni di legge in materia.
2 NORMATIVA IN MATERIA DI ALPI
A mero titolo riassuntivo e non esaustivo si richiamano di seguito le disposizioni vigenti in materia di ALPI.
Nazionale
1. L. 30.2.1991 n. 412 “Disposizioni in materia di finanza pubblica”, art. 4 c. 7;
2. D. Lgs.30.12.1992 n. 502 “Riordino della disciplina in materia sanitaria”, artt. 4, 15, L,__ 15 bis, 15 quater, 15-quinques, 15 duodiecies, 15 quattordiecies;
3. L. 23.12.1994, n. 724 “p-i)sure di razionalizzazione della finanza pAblica”, art. 6, c.
4. L. 23.12.1996 n. 662 “Misure di razionalizzazione della Finanza Pubblica”, art. 1 commi 5, 8, 10,11, 12, 16, 19, 60 e 61;
5. D.M. 31.7.1997 “Attività libero -professionale e incompatibilità del personale della dirigenza sanitaria del S.S.N.”;
6. D.M. 31.7.1997 “Linee guida dell’organizzazione dell’attività libero -professionale intramuraria della dirigenza sanitaria del Servizio Sanitario Nazionale”;
7. L. 23.12.1998, n. 448 “Misure di finanza pubblica per la stabilizzazione e lo sviluppo”, art. 72;
8. L. 23.12.1999 n. 488 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato”, art. 28;
9. D.P.C.M. 27.3.2000 “Atto di indirizzo e coordinamento concernente l’attività Libero -professionale intramuraria del personale della dirigenza sanitaria del Servizio Sanitario Nazionale”;
10. D.L. 4.7.2006 n. 223 “Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all’evasione fiscale” – art. 22 -bis;
11. L. 3.8.2007 n. 120 “Disposizioni in materia di attività libero -professionale intramuraria e altre norme in materia sanitaria”, art. 1;
12. D.L. 30.12.2009 n. 194 “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative”, art. 6;
13. D.L. 29.12.2010, n. 225 “Proroga dei termini previsti da disposizioni legislative …”, tabella allegata n. 1;
14. l’Accordo, sancito in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano in data 18 novembre 2010, concernente l’attività libero -professionale dei dirigenti medici, sanitari e veterinari del Servizio Sanitario Nazionale. (Rep. Atti n. 198/CSR);
15. D.P.C.M. 25.03.2011 “Ulteriori proroghe di termini relativa al Ministero della Salute”, tabella all. n. 1;
16. Decreto -Legge convertito con modificazioni dalla L. 24 febbraio 2012, n. 14 “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative”, art.10, c.4;
17. Decreto -Legge convertito con modificazioni dalla L. 7 agosto 2012, n. 132 “Proroga di termini in materia sanitaria”, art. 1, c. 1;
18. Decreto -Legge convertito con modificazioni dalla L. 8 novembre 2012, n. 189 “Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del paese mediante un più alto livello di tutela della salute” art.2;
19. l’Accordo, sancito in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato(, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano in data 19 febbraio
2015, concernente i criteri per la verifica del programma sperimentale per lo svolgimento dell’attività libero – professionale intramuraria, presso gli studi professionali collegati in rete. (Rep. Atti n. 19/CSR);
Regionale
1. L.R. 28.11.2018, n. 15 “Modifiche al Titolo I, al Titolo III e all’allegato 1 della I.r. 33/2009 (Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità), che ha introdotto il c. 8 ter all’art. 18 della I.r. n. 33/2009;
2. L.R. 30.12.2009, n.33 “Norme sul servizio sanitario, sociosanitario e sociale regionale integrato lombardo”;
3. Regole di sistema dei vari esercizi, come da ultimo previste dalla DGR XI/1046 del 17/12/2018 con particolare riferimento al punto 13.21 in materia di “libera professione” nella parte in cui si dispone di procedere all’adeguamento delle linee guida regionali, anche alla luce del documento già oggetto di condivisione sindacale in data 6/2/2018;
Contrattuale
1. Contratti collettivi nazionali di lavoro per l’area della Dirigenza Medico- Veterinaria e per l’area della Dirigenza SPTA del Servizio Sanitario Nazionale parte normativa quadriennio 1998/2001 e parte economica biennio 1998/1999, sottoscritti in data 8.6.2000, artt. da 54 a 61 ovvero i CC.CC.NN.LL. al tempo vigenti;
2. Contratti collettivi nazionali di lavoro per l’area della Dirigenza Medico- Veterinaria e per l’area della Dirigenza SPTA del Servizio Sanitario Nazionale parte normativa quadriennio 2006/2009 e parte economica biennio 2006/2007, sottoscritti in data 17.10.2008, art. 5 ovvero i CC.CC.NN.LL. vigenti.
Aziendale
Ciascun Ente deve disciplinare la materia a livello decentrato mediante un’idonea regolamentazione che tenga conto anche della Contrattazione collettiva integrativa per alcuni aspetti applicativi di rilevante importanza e delle presenti linee guida…