Perugia 27.12.2016
Al Presidente della Giunta Regionale Umbria
All’ Assessore alla Salute, Welfare Regione Umbria
All’ Assessore al Personale Regione Umbria
Pc Alle Direzioni Generali delle Aziende Sanitarie della regione Umbria, dell’ ARPA e dell’ IZS Umbria e Marche.
Oggetto: Modalità costituzione fondi contrattuali Area della Dirigenza Medica, Veterinaria e Sanitaria, PTA in conseguenza CCNL e leggi 122/2010 e 125/2015. DIFFIDA
Le seguenti OOSS fanno presente in premessa che:
- i CCNL dell’Area della Dirigenza Medica Veterinaria e Sanitaria, già dal 1996 suddividono le risorse destinate dalla contrattazione nazionale alla contrattazione integrativa aziendale in 3 fondi contrattuali (specificità medica e posizione, particolari condizioni di lavoro, risultato);
- i principi e le regole generali per la costruzione di ciascuno di questi fondi sono dettati dal CCNL e, pertanto, sono conseguenti a precisi accordi contrattuali nazionali;
- tali accordi costituiscono un obbligo fra le parti contraenti;
- la ricostruzione annuale di questi fondi al livello aziendale è mero atto amministrativo contabile, conseguente all’attuazione delle disposizioni contrattuali nazionali ed alle risultanze attuative della contrattazione integrativa aziendale;
- il non rispetto rigoroso al livello aziendale delle disposizioni contrattuali nazionali non è una condizione ammessa dai suddetti Contratti; lo stesso CCNL sancisce infatti la nullità di fatto in tali casi di questi accordi, indipendentemente da chi li abbia sottoscritti.
Tutto ciò premesso le sottoscritte organizzazioni sindacali appartenenti all’intersindacale medica umbra, chiedono alla regione di farsi garante e parte attiva per la valutazione in sede tecnica della corretta costituzione dei suddetti fondi.
Contestualmente chiedono l’attivazione di un tavolo tecnico per la verifica della correttezza della costituzione e dei calcoli effettuati per la composizione dei fondi.
Questo in quanto risulta alle segreterie regionali;
- che la costituzione dei succitati fondi sia avvenuta in difformità delle vigenti norme contrattuali nazionali e delle DGR prodotte in materia;
- che le aziende abbiano illegittimamente decurtato il fondo destinato al premio di risultato, il fondo destinato alla specificità medica e all’indennità di posizione e il fondo destinato alle particolari condizioni di lavoro con conseguente riduzione dell’indennità di risultato spettante ai dirigenti medici dipendenti;
Con espressa riserva di agire in ogni opportuna sede a tutela dei diritti e degli interessi dei propri iscritti Dirigenti Medici anche al fine di ottenere la restituzione/rimborso di quanto illegittimamente distratto da detti fondi anche a titolo di indennità di risultato.
Distinti saluti
Dr. Giovanni Lo Vaglio
Coordinatore Intersindacale Medica Umbra
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