(Adnkronos) – “L’Italia dà un grande contributo alla ricerca sulla sclerosi multipla (Sm) e allo sviluppo dei nostri trattamenti. Solo per gli studi dei nostri prodotti, l’interferone beta-1a, la cladribina e l’inibitore della Btk che attualmente è in fase III di sperimentazione, negli ultimi anni sono stati attivati in Italia più di 22 studi clinici che hanno coinvolto circa 5mila pazienti. L’innovazione è fondamentale e, per andare oltre il farmaco, siamo impegnati anche in soluzioni digitali per avvicinare medico e paziente”. Così Jan Kirsten, presidente e amministratore delegato Healthcare Merck Italia, nel corso di un evento che ha riunito in questi giorni i neurologi italiani a Baveno (Verbano Cusio Ossola) per un confronto sui nuovi paradigmi terapeutici e sul valore dell’innovazione digitale, alla luce delle esperienze dal mondo reale, per rispondere a bisogni insoddisfatti del paziente con Sm. ‘Echo in Ms’ il titolo dell’appuntamento, promosso da Merck Italia.