Il Tfs, trattamento di fine servizio, spetta a tutti gli assunti a tempo indeterminato prima del 31/12/2000 e viene erogato attualmente in rate annuali, la prima e la seconda sono di 50.000 € dopo 6 e 12 mesi ed l’eventuale ulteriore cifra eccedente i 100.000 € nel terzo anno. Ma a seconda delle modalità di quiescenza tali tempi possono allungarsi ulteriormente.
Il Decreto di introduzione della “Quota 100” ha introdotto all’art. 23 la possibilità per tutti i pensionati pubblici, e non solo per chi ricorra la Quota 100, di avere subito un anticipo del Tfs fino a 45.000 €. Il problema non è però di soluzione immediata perché serve un accordo con l’ABI, associazione banche italiane, per capire come saranno calcolati gli interessi su tale anticipo e chi li pagherà. Di fatto é indispensabile un decreto del Mef che chiarisca tali problematiche e su cui ci si basi per stipulare l’accordo tra ministero e banche. Probabilmente ci sarà una detassazione del Tfs che compenserà gli interessi che i dipendenti in quiescenza dovranno versare agli istituti di credito.
Attendiamo gli eventi.
a cura di Francesco Lucà